“ Dopo aver rilevato ieri, lesioni da morsi di cimici su un detenuto di origine cinese , ristretto in prima sezione nel carcere Marassi di Genova, si spera vivamente che le competenti autorità del Provveditorato e del Dipartimento, nonché le autorità sanitarie locali, si attivino con immediatezza per garantire le necessarie attività disinfestanti presso l’istituto penitenziario di Marassi in cui si è accertata una importante presenza di cimici - questo il pressante invito del Segretario Regionale della UIL PA Polizia Penitenziaria, Fabio PAGANI - denunciamo e sosteniamo l’allarme lanciato da tempo – sottolinea PAGANI – non solo cimici da letto , ma anche una massiccia presenza di nidi, residui nidiacei e di escrementi di piccioni negli ambienti penitenziari - si è dovuto procedere alla chiusura preventiva e cautelare per la disinfestazione di diverse camere detentive - è del tutto evidente che in una situazione igienico- sanitaria già compromessa dal sovraffollamento ogni ulteriore elemento critico potrebbe far precipitare la situazione - è necessario, quindi, non solo procedere a sistematiche disinfestazioni quanto prevedere un piano di contenimento delle presenze dei volatili infestanti. L’installazione di sistemi di allontanamento o l’apposizione di materiale anti- posatoio risulterebbero utili allo scopo e contribuirebbero al contenimento delle spese di disinfestazione. Questo potrebbe apparire – conclude il Segretario Regionale della UIL PA Polizia Penitenziaria – un problema di second’ordine rispetto alle tante criticità del pianeta carcere. Purtroppo l’esaurimento dei fondi per l’approvvigionamento del materiale di pulizia e gli effetti del sovrappopolamento hanno dirette conseguenze sulla salubrità e l’igiene dei posti detentivi e dei luoghi di lavoro. Pertanto è doveroso monitorare , prevenire ed eliminare tutti i possibili focolai patologici , auspicabilmente attraverso azioni sinergiche tra autorità penitenziarie ed autorità sanitarie“