“ Alle ore 13 di ieri il direttore del Carcere di SANREMO , dopo aver ricevuto ordinanza del SINDACO Bianchieri che prevede il divieto assoluto dell’ utilizzo di Acqua ad uso  potabile in alcune zone del territorio comunale , compresa la Casa di Reclusione di SANREMO,  si è attivato immediatamente a favore della popolazione detenuta , distribuendo per i 270 ristretti 1500 bottiglie di acqua da 1,5 lt. mentre si è completamente dimenticato degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria in servizio,  impegnati a garantire  la sicurezza dell’istituto, l’ordine pubblico,  in piena emergenza , in pieno sovraffollamento   – a dichiarare ciò è  il Segretario Regionale  della UIL PA Penitenziari Fabio PAGANI - che aggiunge - l’ennesimo strappo  tra  Direzione e Polizia Penitenziaria di Sanremo, un abbandono irresponsabile che non mancheremo di rappresentare al Ministro della Giustizia in persona e ai vertici del DAP - ora basta commenta il sindacalista - ci auguriamo che qualcuno si accorga che tale gestione , soprattutto nei confronti della Polizia Penitenziaria risulta essere fallimentare e offensiva  - Il Segretario Regionale  della UIL PA Penitenziari  – chiosa  - non è possibile che un Istituto Penitenziari come quello matuziano, sovraffollato e in piena emergenza non abbia ne un Direttore , ne un  Comandante titolare ( si alternano con IMPERIA ), non è possibile che nessuno si sia preoccupato di sospendere la mensa di servizio ( che utilizza acqua per la cottura e la preparazione dei pasti ) . Eppure – continua PAGANI  – noi abbiamo fatto richieste precise ai vertici del DAP e del PRAP , vale a dire di rendere noto come intendono procedere per la CR SANREMO , perché intervenire così come si sta facendo senza competenza e cognizione di causa potrebbe essere pericoloso per se e per gli altri -   evidentemente si sottovaluta  il problema ed è per questo che rivolgiamo un appello al Ministro della Giustizia affinché convochi un tavolo di monitoraggio utile ad individuare soluzioni percorribili  - uno Stato che si rispetta non può permettere che i loro rappresentanti siano maltrattati”.

Fabio Pagani (Segretario Regionale UIL-PA PENITENZIARI Liguria)