Alcuni detenuti venivano portati a Genova Marassi,ora in Riviera (ANSA) - SANREMO (IMPERIA), 27 AGO - I problemi di viabilità che si sono venuti a creare dopo il crollo del ponte Morandi mettono in crisi il carcere di Sanremo. «A subire le maggiori criticità - ha detto Fabio Pagani, segretario regionale ligure della Uilpa penitenziaria - è la casa di reclusione di Sanremo che, su comunicazione del Provveditorato, sarà obbligata a ricevere tutti gli arrestati di Savona il cui carcere è chiuso dal 2015». Fino al giorno prima del crollo del ponte chi veniva arrestato a Savona e provincia tra le 8 e le 16 andava in carcere a Imperia. Chi invece finiva in manette tra le 16 e le 8 veniva trasferito a Genova Marassi. Con l'interruzione dell'autostrada, d'ora in poi, gli arrestati andranno tutti a Sanremo, che pur essendo una casa di reclusione torna ad essere di fatto una casa circondariale. «Sono presenti 230 detenuti e in più bisogna fare i conti con la carenza di organico della polizia penitenziaria - ha sottolineato Pagani -. Sì che il crollo del ponte ha complicato i collegamenti tra il Ponente e il Levante della Liguria, ma la scelta di affidare a un unico istituto penitenziario tutte le incombenze senza intervenire con adeguato sfollamento del penitenziario e senza inviare unità di polizia penitenziaria, anche in missione, potrebbe rilevarsi scellerata, un rischio che potrebbe mettere in serio pericolo ordine e sicurezza». (ANSA).