AL DIRETTORE CC GE MARASSI 
GENOVA

AL PROVVEDITORE A.P. REGIONE PIEMONTE/LIGURIA/V.D'AOSTA
TORINO

E, PER CONOSCENZA 

AL PREFETTO DI GENOVA
GENOVA
AL CAPO DEL DIPARTIMENTO A.P.
ROMA 
AL SINDACO DI GENOVA 
GENOVA
Ufficio Relazioni Sindacali c/o DAP 
ROMA 
ALLE SEGRETERIE NAZIONALI DELLE OO.SS. POLIZIA PENITENZIARIA 
ROMA   

Oggetto: Richiesta unitaria urgentissimo incontro.

Le scriventi OO.SS.,  OSAPP-UILPAP.P.-SINAPPE- CISL/FNS -CGIL/FP-CNPP, considerato che  gli eventi critici presso la Casa Circondariale di Genova MARASSI   stanno raggiungendo statistiche preoccupanti: nel giro di un mese si sono registrati diversi episodi di rissa, aggressione al personale e, più in generale, insofferenze alle regole interne.

In altri casi, probabilmente la questione sarebbe stata superata, si fa per dire, con la classica considerazione che trattasi di “rischi del mestiere”, ma è chiaro che se questi eventi si stanno concentrando presso l’istituto che si sta forgiando troppo sul trattamento avanzato , qualche perplessità appare più che legittima.

Non vogliamo entrare nel merito dei percorsi disciplinari che seguono gli episodi, così come non ci compete la gestione in senso stretto della popolazione detenuta. Tuttavia quello che ci preoccupa (e ci compete) sono i rischi sull’incolumità del personale e il clima lavorativo che si sta diffondendo all’interno dei reparti. Il personale mostra sentimenti di angoscia e sofferenza e questo si riverbera certamente sui contesti e sul clima lavorativo.

Non abbiamo intenzione di continuare con il “balletto” delle rassegne stampa per denunciare gli eventi. Strumento che, pur essendo utile perché innalza le attenzioni dell’opinione pubblica, a volte genera quella frustrazione aggiuntiva per coloro che, oltre a subire le aggressioni o le “rivolte”, vedono anche pubblicizzare i propri disagi.

Orbene, in questo scenario, ciò che ci si aspetta è un’Amministrazione più attenta alla prevenzione, ad uno studio più approfondito dei soggetti e, soprattutto, alla punizione dei protagonisti accertati degli eventi. Il rispetto delle regole e la conduzione alla disciplina rappresentano il monito per tutti gli altri ed il messaggio è diretto, senza troppe vie di mezzo. Al contrario, se si diffonde quell’aria di impunità tra i detenuti o addirittura si rileva che chi commette infrazioni, anche gravi, all’indomani dell’episodio continua a passare la stessa giornata di sempre, è fin troppo scontato che l’ “esempio” conduce verso altri eventi, ad oltranza, che, alla lunga, potrebbero davvero fare affondare l’intero istituto e soprattutto compromettere ordine e sicurezza dell'intera città di Genova .

Premesso quanto sopra, al fine di scongiurare, ma soprattutto  prevenire il verificarsi di altri episodi eclatanti, si chiede alla S.V. di aprire un’urgente confronto con le OO.SS., al fine di approfondire la materia,  studiare e soprattutto adottare  urgenti  soluzioni.

Inoltre, qualora non si ottenesse alcun effetto concreto ed immediato in merito, le stesse si vedranno costrette a mettere in atto iniziative pubbliche e ad interessare anche organi esterni all’Amministrazione. 

In attesa di “urgente” riscontro, cordiali saluti.

        O.S.AP.P.       Uil Polizia Penitenziaria         SiNaPPe       CISL           CNPP               CGIL                   

 
Fabio Pagani (Segretario Regionale UIL-PA PENITENZIARI Liguria