CARCERE GENOVA MARASSI 

SOSPESO IL “CALL CENTER DI MARASSI”

UIL: BRILLANTE OPERAZIONE DELLA  LA POLIZIA PENITENZIARIA 

“ Dopo una costante attività investigativa, il cui contenuto è ancora coperto da segreto istruttorio, nella giornata di ieri il reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Genova Marassi ha portato a segno una brillante operazione, intercettando un detenuto ex Alta Sicurezza , che lavorava presso il “Call Center”,  istituito dentro il carcere , che ha approfittato dell’incarico di centralinista per effettuare   comunicazioni di carattere estremamente personale - lo riferisce Fabio PAGANI  Segretario Regionale  della UILPA Polizia Penitenziaria – che commenta così - se plaudo alla buona notizia dell’intercettazione , ovviamente non sfugge alla mia attenzione la circostanza che presso il  Call Center  del carcere di Genova dove  sono stati assunti una ventina di detenuti, da una ditta di Milano,   siano state fatte  fraudolente e pericolose  comunicazioni da parte dei detenuti. La Polizia Penitenziaria  costretta quotidianamente ad affrontare immani difficoltà, anche nel contrasto alla criminalità organizzata e alla minaccia terroristica incombente, pagando direttamente il prezzo delle inefficienze gestionali del DAP, ha provveduto alla scoperta. Ciononostante, evidentemente, non viene meno l’impegno istituzionale, fatto di sacrificio e abnegazione di ogni componente, che consente, quasi sempre, di eccellere anche dove e quando altri falliscono in funzione del mandato conferito dalla collettività e ci riferiamo alla scelta dei detenuti e alla stessa consistenza del progetto.

In attesa di conoscere gli sviluppi investigativi sulla preoccupante vicenda  – conclude PAGANI  –  colgo l’occasione per rivolgere il plauso della UIL alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria di GENOVA e del Paese esortandoli a proseguire senza sosta con la consueta perizia nell’impegno istituzionale tenendo sempre a mente che 200 anni di storia non potranno essere offuscati da qualche inavveduto burocrate di passaggio”

Fabio Pagani (Segretario Regionale UIL-PA PENITENZIARI Liguria)