Oggetto: Casa di Reclusione Sanremo  con annessa Circondariale - “sorveglianza dinamica. Adeguamenti conseguenti alla c.d. “sentenza Torreggiani”.

In seguito all’incontro avuto con la Direzione della CR SANREMO ( 5 Dicembre 2016 ), che dopo anni ha inteso rappresentare alle OO.SS. la futura applicazione di quanto riportato nell’oggetto e dopo ampia discussione si è concordato di rinviare qualsivoglia applicazione e decisione al 25 gennaio 2017 ( data della Nuova Convocazione OO.SS. ) . Nel frattempo  si è informalmente appreso che i vertici dell’Istituto sanremese stiano predisponendo l’apertura dei detenuti senza alcun progetto d’istituto,  ordini di servizio e le eventuali modifiche ai rispettivi regolamenti interni per tendere ad una migliore aderenza delle modalità organizzative e gestionali della detenzione ai dettami di cui all’art. 115, D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230, e, più in generale, dell’ordinamento penitenziario.

Nessun intervento è stato effettuato a Sanremo finalizzato a far fronte alle dinamiche della sentenza pilota della CEDU nota come “Torreggiani”.

Quanto sopra, si auspica, pure in funzione di un nuovo e moderno modello di sorveglianza la cui adozione, oltre a rispondere a specifiche prescrizioni e raccomandazioni europee ed a peculiari necessità operative, diventa anche esigenza imprescindibile soprattutto nell’attuale periodo di emergenza derivante dal sovraffollamento detentivo e dalla carenza degli organici della Polizia Penitenziaria, da un lato, e dal perdurare della crisi economica e politica, dall’altro.

Questa Organizzazione Sindacale da tempo e fra i primi guarda con favore e partecipa attivamente anche a quelle che possono persino assurgere ad opere di vera e propria reingegnerizzazione delle modalità di detenzione e di vigilanza, pure dando luogo a momenti di approfondimento, confronto e proficua proposta.

È profonda e ferma convinzione della UILPA Polizia Penitenziaria a tutti i livelli organizzativi, infatti, che solo attraverso la radicale modernizzazione delle modalità della carcerazione e di disimpegno della sorveglianza si possa, fra l’altro, finalmente emancipare la Polizia Penitenziaria da alienanti funzioni di mera custodia, restituendole anche più pregnanti compiti di prevenzione e d’intelligence ed elevandola per davvero al pari di altre più blasonate e considerate polizie pure europee.

Affinché una rivoluzione (seppur “normale”) di tale portata si realizzi in maniera spedita e raggiunga i propri obiettivi, riducendo anche al minimo fisiologico il livello del rischio che è comunque insito in qualsiasi trasformazione, è indispensabile che consegua una piena condivisione intellettuale e la partecipazione informata e consapevole di tutte le parti attrici.

Al contrario, alcuni segnali che stanno pervenendo in queste ore dia vertici della CR SANREMO,  deporrebbero per alti livelli di frammentazione e frammentarietà e talune misure trapelate indurrebbero a pensare a pianificazioni raffazzonate, quando non esattamente improvvisate, che sarebbero destinate a peggiorare sia i carichi e, più in generale, la qualità del lavoro sia i livelli complessivi di sicurezza, con il rischio ulteriore di non raggiungere neanche, almeno nella sostanza, gli scopi che si prefissano.

In tale quadro sono a chiderLe cortesi informazioni in ordine alla realizzazione di quanto in oggetto nell’ambito della CR SANREMO ( che ad oggi con 250 detenuti presenti tutto è tranne che una Casa di Reclusione )  e la comunicazione a codesta O.S. delle intenzioni di codesto organo superiore in termini di investimento per permettere alla CR SANREMO di modernizzarsi ( considerato che la Direzione sostiene che nulla è stato fatto, soprattutto in termini economici e di adeguamento/rinnovamento struttura,   dopo le due ispezioni del Prap )  .

Addirittura pur senza apportare alcuna modifica strutturale, la Direzione ha annunciato di voler garantire l’apertura dei detenuti , inserendo all’interno del Piano detentivo ( come modifica )  un’altra unità di Polizia Penitenziaria ( assurdità ) .  Non è questo quello che chiede la Polizia Penitenziaria , non è così che si intraprendono e condividono progetti .

Grato per l’attenzione e nell’attesa di urgente riscontro, distinti saluti.

 

 

 

                                                                 

Fabio Pagani (Segretario Regionale UIL-PA PENITENZIARI Liguria)