“ Mentre si realizza una specie di ossimoro perché le istituzioni e, in primis, il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria latitano, continua senza tregua la spirale di violenza nelle carceri italiane - È quanto sostiene Fabio PAGANI Segretario REGIONALE della UILPA Polizia Penitenziaria, che interviene nuovamente sulla sequela di gravi criticità che sta imperversando sul sistema penitenziario del Paese. PAGANI  spiega: ieri a Marassi un detenuto a sostegno integrato,  ristretto presso Centro Clinico al Primo Piano,  ha prima distrutto la cella poi si è barricato  - solo grazie alla enorme professionalità della Polizia Penitenziaria , dopo circa 1 ora e in presenza di Direttore e Comandante , si è  riusciti ad entrare e bloccare il detenuto ormai fuori controllo - poi ricoverato d’urgenza  in psichiatria   Sempre ieri a Marassi , poco dopo,  un detenuto magrebino ha ingoiato batterie e lamette contemporaneamente, immediatamente soccorso dalla Polizia Penitenziaria è stato ricoverato al Pronto Soccorso . Ho detto nei giorni scorsi, e lo ripeto, – continua il leader regionale  della UILPA PP – che ci troviamo nel mezzo di una deriva di violenza che si autoalimenta, una sorta di circolo vizioso in cui la violazione delle più elementari regole di civile convivenza la fa da padrone e le aggressioni, anche gravi, alla Polizia Penitenziaria sono quotidiane e incontrollate. Ribadisco che sono necessari interventi tangibili e immediati, fermo restando la necessità ineludibile di riformare il sistema. Non vorremmo – conclude PAGANI  – che, come in un detto popolare, nelle more che il medico si formi il malato dovesse defungere, anche perché con il malato è in gioco la tenuta del tessuto democratico del Paese e l’integrità fisica e morale di uomini e donne del Corpo di Polizia Penitenziaria ”.


Fabio Pagani (Segretario Regionale UIL-PA PENITENZIARI Liguria)