Da tempo ormai , abbiamo dovuto prendere atto del totale blocco e della lentezza dei provvedimenti adottati dal Suo Ufficio ( Sede distaccata Prap Genova )  nei confronti del Personale di Polizia Penitenziaria ligure. Pratiche inevase, non inviate , addirittura un nostro associato ( da Genova Marassi )  , con padre ricoverato al Pronto Soccorso e dimesso, che versa in gravissime condizioni di salute, dal 1 Marzo 2017 l’istanza risulta  ancora, inspiegabilmente,  ferma al Prap di Genova , quando basterebbe un semplice click per l’invio di una mail . Lo riteniamo uno scandalo , così si sopprime il diritto sacrosanto del Poliziotto Penitenziario , così non si garantisce alcuna assistenza al familiare , ma soprattutto si alimenta quella frustrazione che già vive quotidianamente la Polizia Penitenziaria. In merito invece alle decisioni regionali che il Prap Genova autonomamente intraprende , altri dubbi insorgono e  vorremmo che la nostra sia una sensazione del tutto immotivata; purtroppo all’esame obiettivo i nostri dubbi anziché svanire si rafforzano. Non vorremmo che l’educazione, il rispetto, la correttezza istituzionale e il nostro senso di responsabilità possano essere fraintese per accondiscendenza e debolezza. 

E’ del tutto evidente che in relazione ai distacchi l’intransigenza non può essere ad “intermittenza interessata”. Pertanto codesto PRAP ( Torino )  ha l’obbligo, morale ed amministrativo di uniformare i criteri di concessione, di rigetto, di proroga e di rientro.

Considerato che trasparenza, equità e pari opportunità deve contraddistinguere la condotta della Pubblica Amministrazione, si chiede alla S.V. Esimio Provveditore , di intervenire con urgenza e per accelerare le pratiche ( tante , ancora ferme al Prap Genova ( non inviate al Dap ) e uniformare l’intero territorio ( Piemonte/Liguria/V.d’Aosta )adottando coerenti provvedimenti.

 

Restando attesa di urgente riscontro, cordiali saluti.

 

Fabio Pagani (Segretario Regionale UIL-PA PENITENZIARI Liguria)