Da alcuni episodi registrati presso Codesta struttura all’interno delle sezioni detentive, rileviamo l’opportunità di esaminare l’attuale condizione di lavoro, riferita anche all’incolumità del personale.

E’ noto, infatti, come il continuare ad autorizzare possa determinare eventi critici e, conseguentemente, generare situazioni di rischio per il personale di vigilanza all’interno dei reparti.

Pur consapevoli che la disciplina e la gestione dei detenuti non rientrano tra le materie/prerogative sindacali, non possiamo esimerci dall’evidenziare l’esigenza di rivedere alcuni aspetti che ricadono comunque sulle condizioni di lavoro.

Da tempo registriamo una certa latitanza del Dirigente locale su questioni di grande interesse a questa O.S., ma questa volta siamo costretti a rivolgerci all’Organo Superiore al fine di risolvere compiutamente le diatribe interne all’Istituto Sanremese in particolare alla inusuale gestione dei detenuti di etnia magrebina e di soggetti psichiatrici.

Numerose segnalazioni sono giunte puntualmente a questa O.S. e soprattutto diverso è il carteggio che la  Polizia Penitenziaria produce in servizio per sottolineare come la gestione di questi soggetti NON VA’ ! Sembra che principalmente presso la 1^ sezione ordinaria, il caos, nell’arco orario pomeridiano\serale, ovvero quello che intercorre tra le ore 16.30 alle ore 19.30  ( il via vai di detenuti si protrae, nonostante disposizioni vigenti ,   fino alle 21.00 se non le 22.00 circa ) regna sovrano. Possiamo definire il frangente pomeridiano  “infernale” o meglio da evitare per i poveri Poliziotti Penitenziari  che lo affrontano con sempre maggiore sconforto.

Evidenziamo che sempre  nella 1^ sezione numerosi detenuti, soprattutto di origini  magrebina,  oramai spadroneggiano,  ovvero,  non sono per niente interessati a rispettare orari di rientro nelle camere detentive incuranti dei richiami degli Agenti che con grande professionalità e tenacia,  sono costretti a rincorrere  i riottosi, addirittura  sorbendosi numerosi insulti ed offese. Sembra che nemmeno  l’intervento sul piano della Sorveglianza  Generale di turno, sortisce l’effetto sperato!  

Tutto questo accade quotidianamente perché i diversamente liberi oltre che accedere alla saletta del piano detentivo ( entrano ed escono quando vogliono ….. altrimenti sono guai ) si mescolano con quelli che fruiscono delle salette presso l’Area trattamentale. Al momento di rientrare in camera a fine attività ricreativa, nessuno osserva le regole e tutti vanno in giro per la sezione come se il dover rientrare nella camera di appartenenza oramai sia solo un semplice dettaglio.

A questo si aggiunge che il turno incriminato è il più risicato e le previste unità ( 2 fisse all’Area Trattamentale più un Preposto ) sono veramente rare se non pura utopia.

Come se non bastasse il tutto viene complicato  da una totale assenza sulla scena da parte del Direttore e dalla scarsa vena interventista del Comandante di Reparto, queste figure non danno alcun cenno in merito a tale situazione che da un momento all’altro potrebbe mettere in serio rischio la sicurezza dell’istituto e addirittura turbare l’ordine pubblico . 

A questo si aggiunge anche la presenza presso la sezione N.G. di un soggetto altamente psichiatrico, ambiguo e totalmente dissociato dal resto della popolazione detenuta che, oltre ad aver già provocato danni a beni dell’Amministrazione, continua imperterrito e con una certa costanza ad imprecare ed offende l’onore ed il prestigio di tutti i Poliziotti Penitenziari che gli capitino a tiro.

Si chiede pertanto un urgente ed immediato riscontro sulla gestione maldestra di tali soggetti che, se ritenuti ingestibili sotto un profilo delle regole penitenziarie, non resta altra soluzione che  trasferirli ( e non accontentarli ) al fine di non costituire precedente e tentativo di emulazione per altri. Per quanto riguarda il soggetto posto presso la sezione N.G. si auspica, vista l’evidente instabilità psichica, un immediato ed auspicato ricovero presso una struttura allo stesso confacente.

Non da ultimo e come già in precedenti corrispondenze, si chiede che le salette ricreative poste presso l’Area trattamentale dell’Istituto siano quanto prima soppresse per totale inutilità, al fine di consentire un ripristino delle condizioni di sicurezza che, a Sanremo,  “oggi” purtroppo  latitano.

 Si sollecita pertanto il riscontro della corrispondenza  Cordiali saluti.

Fabio Pagani (Segretario Regionale UIL-PA PENITENZIARI Liguria)